Riporto un brano tratto da un'articolo della STAMPA.it Tecnologia.
Tuttavia, qualcosa si muove nell’ombra. Il pubblico inizia a mutare le sue abitudini e a concepire la fruizione di storie in modo alternativo alla lettura (vedi il boom degli audiolibri, che dagli Usa e dalla Gran Bretagna sta lentamente varcando la porta dell’Europa continentale).
Per l'articolo completo: http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/tecnologia/grubrica.asp?ID_blog=30&ID_articolo=4487&ID_sezione=38&sezione=News
Ecco, ci passano tutti avanti, tutti. E noi italiani rimaniamo indietro, per la paura delle Case Editrici di perdere l'egemonia della gestione dei diritti d'autore.
Ringrazio vivamente tutti i soci, che tramite email, ci spronano a combattere, a non demordere. Che ci danno consigli e ci fanno complimenti.
Continuiamo imperterriti ad inviare email alle Case Editrici, per invitarle a condividere i diritti d'autore, dietro remunerazione certo, per permetterci di creare audiolibri, che non provengano esclusivamente da libri classici, ma anche da autori contemporanei.
Grazie per il vostro sostegno!