Pubblicato: "L'Incompreso" di Florence Montgomery.
I primi commenti sono stati:
"Si, molto bello, intenso; ma perché proprio un libro così strappalacrime? E' triste!"
E' vero! Io non avevo mai letto il libro, ma visto il bellissimo, struggente film: Incompreso, di Luigi Comencini del 1966. E quando mi è capitato fra le mani il libro sono stata travolta da un'emozione sconvolgente. Nonostante fossi una bambina, quando ho visto il film, ed abbia effettivamente pianto tantissimo, devo però ammettere che è stato comunque un film che ha lasciato il segno, un ricordo emozionante che ancora oggi mi porto dentro.
Quindi ho pensato:"Perchè no?" Inoltre, devo ammettere, che pensavo e speravo, che si svolgesse a Firenze come nel film, e con il mio accento toscano, non avrei sfigurato. Macchè! Tutto in Inghilterra. E come sempre fra leggere un libro e vedere il film, ci corre un abisso. Nella maggior parte dei casi, per me, è sempre più avvincente il libro.
In questo caso devo ammettere che mi sono piaciuti molto tutti e due: il film suggestivo, indimenticabile, si basa molto sullo svolgimento del fatto, sulle emozioni; il libro è molto più profondo e l'autrice cerca, riuscendovi alla perfezione, a farci percepire la visione della vita come appare ad un bambino. Spesso e volentieri diamo tutto per scontato. Non ci soffermiamo, vuoi per mancanza di tempo, per abitudine, per...perchè così è la vita, perché è già abbastanza difficile vivere, nonché bellissimo, ad immedesimarci nella percezione della vita da parte di un bambino. Questa straordinaria scrittrice riesce a farlo! E l'incidente mortale del piccolo protagonista, il dramma, passa in secondo piano, mentre importanza maggioritaria l'assume il perché.
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