martedì 23 aprile 2019

Audiolibro Sei donne e un libro, II Indagine del Commissario De Vincenzi


Vi informiamo che è uscito il secondo audiolibro sulla serie de Il commissario De Vincenzi, "Sei donne e un libro" di Augusto De Angelis, letto da Claudia Giannelli.


L'audiolibro ha una durata di 7 ore e 56 minuti.

Per ascoltarne l'anteprima su YouTube: https://youtu.be/ZaZt3fXgzs4

Per acquistare il prodotto a 6,00€ in download tramite il sito, cliccare https://www.audiolettori.it/shop/audiolibri-in-download/102-sei-donne-e-un-libro.html

La trama:
In una libreria antiquaria di via Corridoni viene trovato il cadavere del senatore Ugo Magni, chirurgo molto noto a Milano, uomo bello, elegante, fortunato con le donne: insomma, «un vittorioso, un fortunato della vita». La saracinesca del negozio è sbarrata “Ma come avrà fatto ad entrare l'assassino?” Si domanda Gualmo, dipendente della libreria. Dalla libreria manca un unico volume, la “Zaffetta”, un poema erotico stampato nel 1531 e attribuito a Pietro Aretino. Dopo poco un altro omicidio, ancora più efferato. L’indagine si presenta complessa e mentre il questore preme per una rapida conclusione, data la personalità del morto, De Vincenzi deve districarsi tra sei donne, tutte bellissime, gli assistenti del professor Magni, il proprietario della libreria e il suo commesso. “Sei donne e un libro” è fra le primissime indagini di Carlo De Vincenzi, il credibile e intelligente commissario della Squadra Mobile milanese e capostipite di molti detective del poliziesco italiano.

L'Autore:

Augusto De Angelis (Roma, 28 giugno 1888 – Bellagio, 18 luglio 1944)è stato uno scrittore e giornalista italiano, attivo soprattutto durante gli anni del fascismo. Nella sua breve carriera scrisse poco meno di una ventina di romanzi polizieschi, nella maggior parte dei quali è protagonista il commissario della squadra mobile di Milano, Carlo De Vincenzi (da cui sono state tratte due serie televisive con Paolo Stoppa), un personaggio arguto, attraverso il quale l'autore si svincolò presto dai cliché dell'investigatore di stampo anglosassone, creando una sorta di Maigret italiano ante litteram. Nonostante il buon successo dei suoi romanzi, tuttavia, De Angelis non poté goderne a lungo: la censura del regime fascista infatti impose il sequestro del romanzi noir nonché la chiusura della famosa collana dei gialli Mondadori, sia perché vedeva con sospetto il genere letterario noir cosiddetto d'élite, considerato come un prodotto della cultura anglo-sassone, sia perché, per motivi propagandistici e di ordine pubblico, tendeva a far scomparire il crimine dalle cronache e dalla letteratura. Nel 1943, fu arrestato con l'accusa di antifascismo e successivamente trasferito nel carcere di Como. Uscì di prigione nel 1944 dopo aver scontato diversi mesi di detenzione, estremamente provato e debilitato dalla prigionia, tornò a Bellagio sul lago di Como dove risiedeva, ma ebbe la sfortuna d'incontrarsi con un "repubblichino" della zona, che per una banale discussione, lo aggredì con pugni e calci, tanto da causarne la morte, avvenuta pochi giorni dopo per le conseguenze del pestaggio. Morì a 56 anni.
Buon ascolto a tutti!


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